La Variante Omicron, nonostante le tre dosi di vaccino ricevute, colpisce anche l’ex primario dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli : “Ho fatto la cura con gli anticorpi monoclonali in ospedale perché mi è stato consigliato visti i miei fattori di rischio”, sottolinea Galli al Corriere della Sera “perché qualcuno ha avuto il cattivo gusto di tirare fuori la questione prima che la comunicassi io (come volevo fare) e inventando che sarebbero state le cure domiciliari e non le tre dosi a farmi stare meglio. Se non avessi avuto le tre dosi sarei stato un candidato perfetto per un’evoluzione negativa della malattia e per il ricovero. Ora sto discretamente meglio rispetto ai giorni scorsi. Sono molto stanco, mi sento tutto rotto. Credo di essermi contagiato attorto al 31 dicembre nonostante abbia fatto in quei giorni una vita claustrale: ho visto poche persone, tutte trivaccinate e spesso tamponate. Non sono andato in ospedale, non ho visto pazienti. Il 3 sera – dice – ho iniziato ad avere un forte raffreddore e molto mal di gola, la notte tra il 3 e il 4 ho avuto febbre alta con brividi scuotenti, la mattina del 4 avevo 38 di febbre, disturbi intestinali, ero a pezzi, per fortuna però con una saturazione d’ossigeno sempre rassicurante. Una bella batosta. Tenga presente che il 2 ero risultato negativo al tampone rapido e il 4 invece positivo, sempre al rapido. Poi mi hanno rifatto il test, anche molecolare, in ospedale e nel frattempo il laboratorio di ricerca che ho diretto fino a un mese fa ha stabilito che si trattava di variante Omicron”.
Intanto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che prevede l’obbligo della vaccinazione per chi ha più di 50 anni e l’obbligo di green pass rafforzato per la stessa categoria di lavoratori a partire dal 15 febbraio prossimo.
“E’ una scelta forte e giusta, che ha l’obiettivo fondamentale di ridurre l’area dei non vaccinati nel nostro Paese. Area che è già ampiamente minoritaria: parliamo di” una platea “che è poco sopra il 10% di italiani sopra i 12 anni che non si sono vaccinati. Eppure questo 10% produce l’occupazione di due terzi dei posti letto in terapia intensiva e della metà dei posti letto in area medica”, dice il Ministro della Salute Roberto Speranza al Tg1.
Non si placa lo scontro sulla riapertura delle scuole. Il Ministro Bianchi ribadisce il “tutti in classe” per il 10 gennaio, mentre presidi,sindacati,amministrazioni locali e ordine dei medici chiedono un rinvio di almeno 15 giorni.
Capofila dei contrari al ritorno in classe è il Governatore della Campania, De Luca il quale, passando alle vie di fatto, firma un’ordinanza, ancora non pubblicata, che di fatto impedisce la riapertura per medie, elementari e scuole dell’infanzia in quanto “non ci sono le condizioni minime di sicurezza”.
Sul fronte giudiziario si apprende che il Partito Libertario, unitamente all’Associazionedi tutela dei diritti del cittadino “Diritto e Mercato” ha depositato presso il Tribunale di Roma un atto di citazione d’urgenza contro il Presidente del Consiglio, il Consiglio dei Ministri e il Ministro della Salute volto a far dichiarare l’anticostituzionalità della dichiarazione dello stato di emergenza, del green pass rafforzato e dell’obbligo vaccinale.
(Posted on Gennaio 08, 2022, La Tribuna di Roma)