Mezzo secolo fa usciva nelle sale Amarcord, una delle pellicole più famose e amate di Federico Fellini e il quarto dei cinque premi Oscar vinti dal regista riminese.
Per celebrare i 50 anni del capolavoro felliniano, Rimini e il Fellini Museum, lunedì 11 dicembre, dedicheranno una serata al Cinema Fulgor – quello in cui un piccolo Federico seduto sulle ginocchia del nonno si innamorò della settima arte guardando Maciste all’inferno – con una serie di interventi da parte di esperti e la proiezione del film in versione restaurata.
La celebrazione inizierà con una chiacchierata a più voci, quelle di quattro studiosi di comprovata fede e competenza felliniane: Gianfranco Miro Gori, che agli studi e alla letteratura su Fellini ha fornito decine di contributi e che questa estate ha dato alle stampe Amarcord dalla A alla Z, più che un vocabolario un prontuario del film, scritto assieme a Davide Bagnaresi, autore della Biografia dell’infanzia del regista e lui stesso presente all’incontro; il terzo ospite è Nicola Bassano, già archivista del fondo Fellini della Cineteca comunale, che ha appena pubblicato Amarcord Story, e infine, nel ruolo di moderatrice, la giornalista Annamaria Gradara, anch’ella autrice di una serie di articoli su Fellini, in parte confluiti in Almanacco Fellini.
Al termine della tavola rotonda è prevista la visione della versione restaurata di Amarcord, un appuntamento che è divenuto oramai fisso nella programmazione cinematografica cittadina e del Fulgor.
(ANSA)