L’agenzia Tass rilancia la notizia filtrata da Mosca sulla conclusione, a quanto sembra momentanea, dell’accordo sul grano.
A riferirlo è il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov.
“Sfortunatamente la parte relativa alla Russia di questi accordi ancora non è stata attuata, quindi la sua validità è terminata. Non appena la parte russa degli accordi sarà soddisfatta, la Russia ritornerà immediatamente all’attuazione dell’accordo”, ha detto Peskov sottolineando il fatto che la decisione non sarebbe stata influenzata dall’atto terroristico di Kiev al ponte di Crimea ma che era già stata presa come conseguenza della mancata rimozione degli “ostacoli” alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti.
La decisione, ha dichiarato la missione russa alle Nazioni Unite, secondo quanto riportato dal Kommersant, è definitiva e non sono previsti ulteriori negoziati.
L’Ucraina, dal canto suo, è pronta a continuare le esportazioni sottolineando il fatto che la Russia “sta violando gli accordi con il segretario generale dell’Onu Guterres e con il presidente Erdogan, non con noi”.
Senza la proroga dell’accordo sul grano ucraino, secondo quanto sostiene il ministro degli Esteri Dmytri Kuleba, “i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo”, mentre, secondo l’ambasciatore USS all’ONU, lo stop russo è “un atto di crudeltà”.
“L’iniziativa del Mar Nero, che sta per entrare nel suo primo anno, è passata alla storia come un importante successo diplomatico. Sono state spedite più di 33 milioni di tonnellate di prodotti cerealicoli. A molti Paesi è stato impedito di essere trascinati in una crisi alimentare. Grazie a tutte le parti coinvolte. Credo che il presidente Putin voglia che questo ponte umanitario continui. Quando tornerò dal mio viaggio, avrò un incontro con il presidente russo. Parleremo di questo argomento quando ci incontreremo ad agosto in Turchia”, è quanto ha affermato invece il Presidente turco Erdogan, in partenza per l’Arabia Saudita, durante la conferenza stampa all’aeroporto Atatürk.
Anche Ursula von der Leyen si è voluta esprimere sull’argomento assicurando che “L’Ue sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà Ue continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall’Ucraina ai mercati globali”.
(Pubblicato su Paese Roma il 17.07.2023)