INNO ALLA MADRE CELESTE E TERRESTRE
Colui che vuole entrare nel regno divino,
deve prima entrare nel corpo di sua madre,
e morirci.
Paracelso
Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, e mangiatene tutti : questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati”.
E’ noto che Sophia – o lo Spirito Santo – è la parte femminile di DIO , identificata anche come l’Arcangelo Gabriele ( la cui controparte maschile è l’Arcangelo Michele ) . Nel Talmud ( yoma 79 A ) è detto che Gabriele – nota bene : proprio come Sophia – cadde una volta in disgrazia ( la cacciata dal Paradiso ).
Ma anche il Cristo con il Suo Amore, la Sua dolcezza, e la Sua natura Solare ( all. 1), è chiaramente un aspetto femminile, ad esempio in arabo Shams ( il Sole ) è femminile , è la Luna ( Qamar ) ad essere maschile.
Ed infatti il sole fisico è il corpo di Cristo in questo sistema solare e – proprio come una madre fa – ha partorito i pianeti traendoli dal Suo corpo ( all.2 ) , e li nutre con il Suo Calore, con la Sua Luce-Energia , con il Suo Amore.
Si comprendono ora le parole che questa Madre – il Cristo – tramite Gesù disse .
Per meglio comprenderle bisogna parlare ( mutatis mutandis ricordate : come in Cielo così in terra , come in Alto così in basso ) dello spermatozoo che è riuscito ad arrivare all’ovulo e lo perfora morendo insieme all’ovulo stesso , per dare vita all’embrione ( proprio come il seme che muore nella terra e insieme danno vita al germoglio ).
Si sa anche che soprattutto nelle prime ore di vita questo embrione cresce in maniera vertiginosa .
Ora la domanda è questa : questo piccolo corpo animale che è l’embrione , nel grande corpo animale della madre , per crescere così in fretta , Che mangia?
Mangia il corpo della madre… ( prendete e mangiatene tutti questo è il mio corpo…)
E quando l’embrione è abbastanza cresciuto , la madre che fa? Con il cordone ombelicale lo nutre con il suo sangue ( bevetene tutti perché questo è il sangue dell’Alleanza versato per molti per il perdono dei peccati )
Ma a quale Alleanza e a quale Perdono si riferisce?
Abbiamo detto che lo spermatozoo ( che siamo noi uomini o donne ) muore insieme all’ovulo per dare vita all’embrione , che è l’alleanza del maschile e femminile , IL 3+2 , il Pentalfa , il Rebis, l’Androgino .
E’ il potenziale Figlio di DIO che – dopo il parto – diverrà un Figlio di DIO in Atto .
Sono le Nozze Alchemiche, il Matrimonio Vero celebrato da DIO , Sacro , Indissolubile , Eterno !
E’ questo Matrimonio nei Cieli che è la nuova ed eterna Alleanza.
E sul Perdono?
Abbiamo detto che questo spermatozoo ( la vecchia personalità ) muore, e quindi muoiono insieme a lui i peccati ancora presenti , è un essere nuovo ; e come accade nel mondo , se un giudice ha degli atti d’accusa verso qualcuno , se questo qualcuno muore sul suo faldone mette un timbro : DECEDUTO.
Non è più perseguibile , è passato ad un altro piano di esistenza.
Sono – così finalmente spiegate – parole di una bellezza Spirituale eccelsa, sono “ il Sacrificio , la Promessa , il Patto “ che l’aspetto Madre di DIO riserva a tutti noi Esseri di Luce che siamo sulla Via.
La Via che porta dalle tenebre alla Luce, e di Luce in Luce , dall’irreale alla Realtà , dalla morte all’ Immortalità.
Paracelso ci dice cosa dobbiamo fare e il Cristo ci dice cosa farà Lui, prima e seconda parte della Grande Opera.
Però la Madre inizia il Suo Compito solo quando noi l’abbiamo fecondata, quindi questo è il nostro Dovere Supremo, l’Amore -impersonale- per la Madre nostra, lo Spirito Santo. E questo Amore come ho detto, va continuamente allenato, sentito, ricordato, e quando sarà il momento, il Kairos, accadrà questo agognato evento, moriremo (morirà la vecchia personalità) per rinascere noi in Spirito, sarà questa, e solo questa, la vera Iniziazione…
C.G. Jung, psicologo scomparso nel 1961, uno dei capiscuola della psicanalisi e studioso di esoterismo, affiliato al Rito Scozzese Rettificato, alla domanda “Ma in Dio crede?” , rispondeva : “…non ho più bisogno di credere . Ora so.” (cfr. il Giornale, 8 dicembre 1986). La Stampa, 3 0 novembre 1995.
L’attribuzione della natura del Sole alla figura di Cristo risale ai primordi del cristianesimo, ed è attestata, tra l’altro, dal fatto che il giorno della sua nascita veniva a coincidere con la festa del Dies Natalis Sol Invictus.[4] I primi cristiani pregavano in direzione del sole nascente, e per molti secoli le chiese furono costruite con l’abside orientata verso est.
In seguito, l’identificazione del Cristo con il Sole rimase codificata nei simboli utilizzati nelle chiese, e conosciuta negli ambienti dell’esoterismo cristiano, presso i quali si sapeva che il cristianesimo costituiva una rivelazione in forma esplicita degli antichi misteri solari, celebrati sin dagli albori dell’umanità.
Agli inizi del Rinascimento, col riemergere di correnti ermetico-esoteriche facenti capo ad una prisca Theologia di stampo neoplatonico, Pico della Mirandola ribadiva che «il Messia non ci può venir presentato da nessun simbolo meglio che dal Sole»,[8] mentre Marsilio Ficino spiegava che «nulla si trova nel mondo che più del Sole rassomigli alla divina Trinità: la fecondità indica il Padre, la luce simile all’intelligenza rappresenta il Figlio concepito secondo intelligenza, il calore lo Spirito d’amore».
Un secolo dopo, anche Tommaso Campanella scriveva nella sua città del Sole che gli abitanti di codesta utopia servono Dio «sotto l’insegna del Sole, ch’è insegna e volto di Dio, da cui viene la luce, e ‘l calore e ogni altra cosa».
Nell’ambito dell’esoterismo più recente si deve a Rudolf Steiner l’aver descritto esplicitamente il Cristo come lo Spirito del Sole disceso sulla Terra per la salvezza dell’umanità.