Fu testimone delle atrocità nei campi di concentramento nazisti e processato sommariamente da un maresciallo tedesco per aver rubato una manciata di avena destinata ai cavalli, rischiando la vita per un gesto disperato di sopravvivenza.
Sabato il riccionese Athos Crudi ha compiuto 104 anni ed è stato celebrato dall’Amministrazione comunale per la sua straordinaria longevità e la sua vita divenuta parte della memoria collettiva della città romagnola.
Nato il 27 luglio del 1920, Crudi è stato testimone delle atrocità dei campi di concentramento nazisti in cui ha visto morire migliaia di uomini e ha vissuto l’orrore dell’Olocausto.
Catturato e deportato, il 104enne è stato rinchiuso in diversi campi di prigionia, principalmente a Gotenhafen, oggi Gdynia, e durante la ritirata tedesca, fu costretto a una marcia di 1.200 chilometri, insieme ad altri prigionieri, segnato dalla fame, dal freddo e dalla morte di molti compagni.
Oggi Crudi rappresenta una voce preziosa per non dimenticare le atrocità del passato per costruire un futuro migliore. “È tutto vero, è successo davvero”, ha raccontato all’assessora comunale alla Famiglia, Marina Zoffoli, che gli ha portato il saluto e l’affetto di Riccione in occasione del compleanno speciale esprimendo gratitudine e ammirazione per il suo coraggio e la sua vita.
(ANSA)