Durante la visita a Caivano di questa mattina con il presidente del Consiglio Meloni e i ministri Piantedosi e Abodi, ho presentato le misure del Decreto Agenda Sud. Caivano rappresenterà un progetto pilota di Agenda Sud e sarà supportato e monitorato costantemente dal ministero. Io stesso tornerò fra un mese a verificare i progressi di questo cambiamento, nel segno della grande alleanza tra istituzioni, scuola, famiglie e studenti”. Queste le parole del ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara oggi nel comune dell’hinterland napoletano.
Il decreto ministeriale firmato ieri si propone di attuare un piano complessivo per la riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti: coinvolge oltre duemila scuole del Mezzogiorno e sarà finanziato con 265,5 milioni di euro, per le seguenti attività: contrasto alla dispersione e riduzione dei divari negli apprendimenti; potenziamento delle competenze di base e trasversali; retribuzione delle ore aggiuntive al personale scolastico impegnato nell’attuazione dei progetti didattici; attività laboratoriali (tra cui sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto) per l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico.
Particolare attenzione verrà dedicata a 245 scuole (incluse le 4 scuole del primo ciclo di Caivano) individuate da Invalsi sulla base delle rilevazioni nazionali, per le quali sono previste ulteriori misure: docenti aggiuntivi per le secondarie di I e II grado (per circa 4/5 docenti per ogni scuola); accompagnamento e supporto costante da parte del ministero tramite Indire e Invalsi; formazione specifica dei docenti coinvolgimento delle famiglie didattica innovativa e laboratoriale potenziamento delle attività sportive. In un prossimo decreto-legge saranno previste misure di rafforzamento delle sanzioni per contrastare l’evasione dell’obbligo scolastico e risorse specifiche, sia per potenziare esperienze di mobilità per studenti sul modello Erasmus per favorire confronti con altri contesti, sia per dotare le scuole in contesti caratterizzati da fragilità educativa di personale amministrativo aggiuntivo e incentivi per il personale docente.
Il piano Agenda Sud adottato prevede già un fondo speciale per finanziare progetti di rete per aree e contesti con maggior disagio educativo: il progetto pilota di Caivano sarà finanziato specificamente con 1 milione di euro e coinvolgerà le quattro scuole del primo ciclo: IC2 De Gasperi, IC Cilea-Mameli, IC3 Parco Verde e IC Milani, prevedendo anche docenti aggiuntivi in queste scuole. Sempre a Caivano altri 560mila euro saranno destinati alla lotta contro l’abbandono scolastico e i divari territoriali.
Verrà anche firmata una convenzione con il centro polifunzionale Delphinia in collaborazione con il ministro dello Sport, affinché la struttura sia messa a disposizione anche delle scuole. Oltre a questi interventi, il ministero dell’Istruzione e del merito ha assegnato risorse nell’ambito del Pnrr anche per la costruzione di due nuovi asili nido e per la riqualificazione di due palestre, nonché oltre 1,3 milioni per rinnovare le aule, i laboratori e gli ambienti didattici con interventi che, come sottolineato da Valditara, “mirano ad avere scuole più accoglienti e innovative, rendendole luoghi di serenità per gli studenti”.
“La nostra volontà – ancora il titolare del Mim – è di rendere le scuole degli efficaci poli e hub educativi, presìdi di sviluppo dei territori connessi con altre scuole, enti, istituzioni, associazioni del Terzo settore: una vera e propria rete grazie alla quale sarà possibile attivare, anche grazie a docenti aggiuntivi nelle aree più a rischio e a un maggior supporto anche nelle ore curricolari, azioni di sostegno psicologico e socio-educativo durante tutto il percorso di studi, percorsi formativi personalizzati, di orientamento e di accompagnamento. In particolare si finanzieranno azioni di supporto sociale e psicologico per quei ragazzi provenienti da contesti di particolare fragilità più a rischio dispersione. Inoltre, verrà messa in atto un’azione di sensibilizzazione sui temi della parità di genere, anche attraverso l’adozione di una specifica circolare ministeriale”.
(fonte : agenzia Dire – www.dire.it)