Rimini, il malcontento degli addetti al salvataggio arriva in Procura: “No alle torrette alternate, manca sicurezza”

“Il servizio di salvamento, quando attivo, deve essere garantito da tutte le torrette; diversamente, meglio issare bandiera rossa. La decisione di Andrea Corsini, in accordo con le Capitanerie di Porto e le cooperative di gestione del Servizio di Salvataggio, la scelta di attivare il servizio alternato di sorveglianza nelle torrette di servizio, dalle ore 12,30 alle 14,30, un salvataggio ogni 300 metri anziché 150, per un totale di specchio acqueo di 90.000 metri quadrati; questo modello di sorveglianza in mare non può assolutamente garantire sicurezza nel caso di intervento, inoltre stress per il Salvataggio il quale si trova a dover sorvegliare uno spazio così ampio tra battigia e mare soprattutto quando ci sono condizioni di mare mosso, quindi un grande problema per bagnanti e turisti che prendono il bagno”.

I Salvataggi della Riviera sono fermamente contrari alla nuova ordinanza balneare del Comune di Rimini che segue le linee guida della Regione. Questo servizio di salvataggio sembra essere irremovibile, nonostante le obiezioni sollevate dalla categoria.

Secondo l’ordinanza, il servizio di salvataggio verrà svolto con torrette alternate tra le 12:30 e le 14:30. Mentre un addetto è a pranzo, quello vicino coprirà la sua zona, per poi avvicendarsi l’ora successiva.

I Salvataggi della Riviera, professionisti esperti nella sicurezza marittima, vogliono sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni pubbliche riguardo alla questione.