Maria Maddalena

Molti Vangeli Apocrifi sostengono che Gesù avesse una compagna e quasi tutti concordano che si trattasse di Maria Maddalena. Ad esempio nel Vangelo di Filippo si legge: “La compagna del Salvatore è Maria Maddalena. Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca”.
Nel libro “il Santo Graal” di Baigent, Leigh e Lincoln del 1982 si sostiene l’ipotesi che Gesù sarebbe stato sposato con Maria Maddalena e che, dopo la morte di Gesù, Maria, insieme ad altre donne, sarebbe fuggita dalla Palestina portando con se il figlio di Gesù. Dopo varie vicissitudini sarebbe sbarcata in Provenza e dal figlio di Gesù sarebbe nata la dinastia dei Merovingi (la leggendaria dinastia dei primi re di Francia). In numerose leggende si parla di uno sbarco di seguaci di Gesù in Provenza e tra essi è sempre citato il nome di Maria Maddalena. La tesi è riportata anche nell’opera “Legenda Aurea” di Jacopo da Verrazze.
Il fatto più sconcertante è che, dopo il restauro del dipinto “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci, il personaggio a fianco di Gesù ha riacquistato i suoi tratti femminili: la barba che il personaggio aveva prima del restauro era stata aggiunta in epoca successiva, probabilmente dalla curia romana. Inoltre in una copia dell’Ultima Cena realizzata nel 1500 da un pittore anonimo e conservata nel museo Leonardo di Tongerlo in Belgio, il personaggio seduto al fianco di Gesù è ancora più evidentemente una donna. C’è infine da considerare che molte donne dipinte da Leonardo hanno i lineamenti assai simili al personaggio che nell’Ultima cena siede al fianco di Gesù.
All’epoca della prima crociata fu fondato in Gerusalemme da Goffredo di Buglione il Priorato di Sion, il cui braccio armato erano i Cavalieri Templari. Leonardo da Vinci sarebbe stato Gran Maestro del Priorato dal 1510 al 1519. Altri Gran Maestri nel corso dei secoli sarebbero stati il Botticelli, Isaac Newton e Victor Hugo. Lo scopo del Priorato sarebbe stato quello di conservare le verità segrete di cui si è accennato prima, per cui i anche più alti gradi dei Templari ne erano a conoscenza. D’altra parte, una tradizione esoterica dice che Goffredo di Buglione sarebbe stato discendente dei Merovingi e quindi di Cristo e della Maddalena.
I Merovingi erano una dinastia leggendaria, iniziati alle Scienze Esoteriche. Essi venivano chiamati “Re Taumaturghi” ed erano Re Sacerdoti, incarnazioni del Divino, come i Faraoni egiziani. Essi regnarono dal 451 al 751 dopo Cristo. Quando morivano, veniva praticato ad essi un misterioso foro sul cranio.

Vorrei aggiungere che un racconto provenzale vuole che diversi seguaci di Gesù approdassero nel 48 d.C. a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Provenza, dopo le prime persecuzioni in patria, e qui portassero il credo cristiano. I personaggi variano a seconda delle fonti, ma quelli più spesso citati sono Maria Maddalena, Marta, Maria Salomè, Maria Jacobé (sorella di Maria madre di Gesù), Lazzaro, Massimino e una serva di nome Marcella o Sara.

In alcune sette gnostiche tra il 2° e il 5°secolo dC, Maria Maddalena giocava un ruolo simbolico molto importante. Si riteneva che per la sua vicinanza con Gesù avesse ricevuto una rivelazione speciale da Lui e conoscenze che in seguito Ella avrebbe trasmesso agli altri discepoli.
Vi è un gruppo di fonti gnostiche che afferma di aver ricevuto una tradizione di insegnamenti segreti da Gesù tramite Giovanni e Maria Maddalena. Una parte di tale rivelazione aveva a che vedere con il concetto che il divino è sia maschile che femminile. Essi interpretarono ciò nel senso simbolico e astratto in cui il divino consiste da una parte dell’Ineffabile, del Profondo, del Padre Primo e dall’altra della Grazia, del Silenzio, della Madre di ogni cosa.

La figura della Maddalena è strettamente collegata alla leggenda del Santo Graal. L’Eresia del Graal era il grande segreto delle correnti sotterranee del Medioevo, la credenza che Gesù fosse sposato e che uno dei figli, frutto dell’unione con Maria Maddalena, venne condotto in Gallia per essere il progenitore della linea di sangue merovingia. La denominazione “Santo Graal” in francese antico può essere interpretata come “Sang Real”, che significa “sangue reale”. Supponiamo per un momento che il “Graal”, il “sacro contenitore”, non era affatto un calice, ma una donna, la madre di un bambino. Ciò offrirebbe una chiave tutta nuova alla leggenda che Maria Maddalena, Lazzaro e Marta portarono il “Sang Real” in Gallia. Questa leggenda è nata in Europa occidentale ed è largamente diffusa nell’arte, nei manufatti e nel folklore del periodo medievale. La crociata albigese è stata promossa in parte per sopprimere l’Eresia del Graal, e l’Inquisizione continuò a evitarne il risorgere per secoli, ma essa rimase nei simboli e nei vangeli stessi, motivo per i quale questa credenza non può essere distrutta.

(di Giuseppe Merlino)