E’ uscito in libreria “Il medico che ascolta. Sul sentiero dell’anima”, saggio del dottor Gianni Squillante che, attraverso la ricerca e l’ascolto dell’altro, segue un percorso tra psicoanalisi, filosofia e medicina “alternativa”.
Un buon discepolo di Jung segue il suo consiglio di non essere junghiani, ma di sviluppare ulteriormente quello che è stato il suo lavoro.
Da questa premessa nasce questo saggio, che si apre alle infinite vie dell’animo umano e ai molteplici e complementari sentieri che il Medico in ascolto percorre per raggiungerlo e prendersene cura. È così che l’agopuntura, la medicina, quella omeopatica e quella tradizionale, la terapia psicoanalitica, costituiscono il mezzo che conduce il paziente in profondità, e, quando necessario, sulla strada della guarigione.
Nota sull’autore:
Gianni Erminio Squillante (Monteleone Sabino 1949) si è laureato all’età di 25 anni in medicina e chirurgia a Roma. Ben presto attratto dall’approccio sostanzialmente diverso e più coinvolgente delle medicine cosiddette “alternative”, studia e si specializza in omeopatia ed agopuntura presso l’Istituto di Medicina Omeopatica di Roma, dove inizia la sua attività di terapeuta, tutta dedita non a curare le “malattie”, ma a curare i “malati”, conformemente alla visione che pone l’uomo, nella sua inscindibile interezza di soma e psiche, al centro della sua sfera di interesse. Logica conseguenza di queste premesse ed ulteriore passo in avanti verso la ricerca delle cause profonde del mal-essere che affligge la vita di troppe di persone di questo nostro tempo, è stato il dedicarsi anche alla psicanalisi, attività che da anni svolge con la consapevolezza di chi alla dottrina della scuola di stile occidentale affianca la profonda conoscenza pratica dei principi dell’energetica che derivano dalla medicina cinese tradizionale.