Caso Roggero in Senato, Centinaio fa uscire la senatrice pentastellata che urlava ‘Vergogna’

La condanna in primo grado a 17 anni di reclusione del gioielliere Mario Roggero, accusato di omicidio per la morte di due banditi ed il ferimento di un terzo durante un tentativo di rapina nel suo negozio di Grinzane Cavour (Cuneo), ha scaldato gli animi del Senato dove è andato in scena un acceso botta e risposta tra il vicepresidente Gian Marco Centinaio che stava presiedendo l’aula e alcuni esponenti del Movimento cinque stelle.

Il caso di Mario Roggero e della condanna che lunedì 4 dicembre ha concluso il primo grado del processo aperto nei suoi confronti dalla Corte d’Assise del Tribunale di Asti è stato portato in aula dal senatore leghista Giorgio Maria Bergesio il quale, dopo aver ricordato le due precedenti rapine subite da Roggero nel 2015 e nel 2021, ha aggiunto: “Quando penso a Mario Roggero, a tutto quello che ha dovuto subire nella sua vita di commerciante serio e scrupoloso, provo a mettermi nei suoi panni. Un padre di famiglia, un lavoratore che ha visto il suo patrimonio, i soldi raccolti con sudore, con il lavoro suo e della sua famiglia volatilizzarsi in un attimo, strappati via da gente che, a differenza sua, ha scelto la strada del crimine. Ma non basta: possiamo solo immaginare come possa essere trovarsi davanti a un’arma che minaccia me e, ancor peggio, mia moglie e le mie figlie”.

A quel punto, secondo quanto riferito da fonti parlamentari, dagli scranni del M5s una senatrice ha urlato ‘Vergogna’. Parole che non sono andate giù al Presidente Centinaio che non ha esitato a rispondere : “Senatrice, la parola ‘vergogna’ la usi a casa sua”, aggiungendo, “Posso chiederle gentilmente di uscire dall’Aula? Quando interviene lei nessuno interviene e nessuno dice niente, almeno quando presiedo io”.

A quel punto, Bergesio è riuscito a proseguire nel suo intervento leggendo un passo tratto dal post di Silvia, una delle quattro figlie del commerciante langarolo.

“Ricordi brutali, che mettono i brividi, di fronte ai quali, come rappresentante delle istituzioni, non posso che farmi delle domande: cosa avremmo potuto fare e cosa possiamo fare più e meglio di quanto non si sia già fatto per evitare che simili tragedie accadano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti della famiglia Roggero? Aderirò convintamente alla raccolta fondi promossa dalla famiglia Roggero per aiutare Mario e i suoi familiari a sostenere le enormi spese che devono affrontare e invito tutti a farlo. Sarò sempre al fianco dei tanti Mario che purtroppo spesso nel nostro Paese si trovano ad affrontare situazioni magari non drammatiche come questa, ma ugualmente dolorose e umilianti. Oggi abbracciamo da quest’aula la famiglia Roggero, persone della mia terra, il Cuneese, che dà tanto senza chiedere mai niente”, ha concluso il Senatore.

(Pubblicato su La Tribuna di Roma il 7 dicembre 2023)