E’ buona, molto dolce, aromatica, ricca di vitamina C e ha un profumo che ricorda i frutti del sottobosco, ma è anche resistente alle manipolazioni.
E’ la carta d’identità di Elodì, la nuova fragola ottenuta dalla Sede di Forlì del Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del Crea in collaborazione con il consorzio New Plant e sviluppata nell’ambito del progetto Psr. L’innovativa varietà, che sarà presentata il 5 maggio a Macfrut 2022, è stata ottenuta grazie ad un programma di miglioramento genetico-varietale finalizzato a sviluppare elevati standard qualitativi.
Attraverso una serie di incroci mirati si è riusciti a introdurre nelle varietà moderne il sapore e i profumi di alcune “vecchie varietà”; una fragola di alta gamma, con un’ottima consistenza e un alto grado zuccherino, che consentirà al produttore di raggiungere interessanti risultati economici. Adatta per quanto riguarda il territorio emiliano-romagnolo sia alla coltivazione protetta che in pieno campo, Elodì è pronta a fare bella mostra di sé a scaffale, un frutto di buona pezzatura, a forma conica e colore rosso molto brillante.
“Le nuove varietà come Elodì – spiega il coordinatore del progetto Daniele Missere – hanno caratteristiche agronomiche e sensoriali estetiche e gustative, innovative e uniche nel loro genere”. Il progetto è nato per verificare l’idoneità di nuove varietà di fragola, actinidia e pero, alla coltivazione, sia con tecniche di produzione integrata che biologica, ma anche di sondare la propensione all’acquisto da parte del consumatore e supportare i produttori lungo tutta la filiera dall’acquisizione dei diritti di coltivazione e sfruttamento commerciale delle nuove varietà, alla preparazione e distribuzione delle piante da coltivare, fino alla commercializzazione del prodotto.
(ANSA)